AUTORE: Redazione – DATA: 04 novembre 2020
Mentre gran parte delle attività produttive sono state costrette a fermarsi, infatti, le startup italiane hanno mobilitato le proprie conoscenze e tecnologie per rispondere con velocità e innovatività alle necessità emerse durante questi mesi di crisi: il 20% delle imprese intervistate ha intrapreso iniziative mirate per contrastare direttamente l’emergenza sanitaria, mentre l’80% si è concentrato sul supporto ai cittadini durante le settimane del lockdown.
Sono 150 le startup che hanno risposto all’appello di Cariplo Factory, raccontando le proprie iniziative, dalle piattaforme digitali (26%) all’healthcare (15%), dai progetti di education & edtech (9%), ai prestiti fintech (5%), alla tutela della cittadinanza fragile. Sono imprese giovani, nate per il 33% tra il 2018 e il 2020, per il 48% tra il 2015 e il 2017. Ma sono anche realtà con un altissimo indice di maturità tecnologica (calcolato in base al Technology Readiness Level, l’indice usato anche dalla Commissione Europea) e che nel 75% dei casi hanno già alle spalle investimenti importanti da parte del mondo del venture capital e dei business angels.
Il Report Startup vs Covid-19
“Mentre tutto sembrava fermo e spento c’era un pezzo di Paese che si muoveva a tutta velocità, si interrogava su come sopravvivere alla crisi peggiore dell’ultimo secolo, si inventava e sperimentava soluzioni. È questo il Paese che abbiamo provato a fotografare con la nostra mappatura, che, oggi, arricchita di dati e informazioni, diventa un piccolo report. Il suo obiettivo è testimoniare le tantissime azioni di valore messe in campo a sostegno di cittadini e imprese nei momenti più bui della crisi. E soprattutto accendere i riflettori su quelle imprese tendenzialmente piccole, spesso agili e sempre innovative, a cui è impossibile rinunciare se si vuole portare cambiamento nel nostro sistema economico”. Si legge nel report.
Il Report “Startup vs Covid-19” è un punto di partenza per comprendere la portata dell’intervento delle (spesso piccole) imprese innovative, e il peso che, soprattutto in prospettiva, queste possono avere nell’economia del Paese.
L’emergenza che stiamo vivendo a causa del Covid-19, infatti, ha reso evidente quanto sia importante per il tessuto economico che le imprese siano flessibili, che sappiano reagire prontamente ai cambiamenti, che siano in grado di intervenire tempestivamente, ragionando sulle priorità. E proprio flessibilità, rapidità di decisione e di azione sono le caratteristiche tipiche delle startup, che hanno permesso di creare in breve tempo delle soluzioni concrete, pensate appositamente per fronteggiare l’emergenza.
Fonte: Cariplo Factory
Archivio News
AUTORE: Redazione – DATA: 03 Settembre 2020
A Trieste, dal 2 al 6 settembre, si tiene ESOF 2020 la conferenza scientifica biennale dedicata all’innovazione e alla ricerca nota come EuroScience Open Forum (Esof). L’appuntamento, nato nel 2004, è giunto alla nona edizione: come per altri eventi, a causa di Covid-19, anche Esof ha dovuto ripensare le sue tempistiche (era previsto originariamente a luglio) e il programma stesso, al fine di includere nella discussione gli eventi degli ultimi mesi.
I temi che domineranno l’agenda del forum ESOF 2020 riguardano la pandemia e le sue implicazioni, ma anche il cambiamento climatico, impatto dell’intelligenza artificiale, economia verde, più numerose questioni più specialistiche, come il trasferimento tecnologico e la diplomazia scientifica. Esof 2020 sarà anche un evento dal vivo, ma, come annunciato a fine agosto, degli oltre 150 appuntamenti in programma, circa 70 saranno in modalità virtuale, altri 70 in un formato ibrido (ospiti e moderatori alternativamente in loco e da remoto) e una decina dal vivo in senso canonico.
La cerimonia di apertura dell’evento ESOF 2020, in diretta su YouTube a partire dalle 15:00, è gratis e aperta a tutti: molti ospiti di rilievo, comprese la virologa Ilaria Capua e la direttrice del Cern Fabiola Gianotti. Ecco i principali incontri da non perdere divisi per le singole giornate.
2 settembre
Alberto Mantovani, direttore scientifico Humanitas, è protagonista di un panel dal titolo Immunità, dal cancro al Covid-19: Sogni e sfide in programma alle 10:15. Il futuro della tecnologia al servizio della genetica Crispr è invece il fulcro dell’incontro Crispr: What’s Next, alle 12:00.
3 settembre
Per chi ama guardare anche al lato economico della ricerca, buoni spunti saranno offerti dall’evento che vede ospite Dame Ottoline Leyser, biologa e accademica di Cambridge, in un talk dal titolo Ricerca per il 21esimo secolo: come dovrebbero essere spesi i soldi pubblici?. Sono in molti a chiedersi invece cosa la pandemia ci sta insegnando su scienza, politica e sostenibilità: a offrire risposta, l’economista di fama Jeffrey Sachs, alle 16:15.
4 settembre
Affascina, sin dal titolo, l’appuntamento con il filosofo Telmo Pievani, The Darwinian Lesson of Covid-19 (10:15). Alle 16:00, la scienziata (e senatrice a vita) Elena Cattaneo è protagonista dell’appuntamento Stories of Science, Stem Cells and Freedom. Il premio Nobel per la fisica 2017, Barry Barish è lo speaker di eccellenza dell’incontro dedicato alla ricerca inquiry-based, alle 17:00.
5 settembre
Alle 10:15 si parte con il tema caldo dei nostri tempi, con un panel a più voci dall’eloquente titolo Re-Thinking Vaccines. Tra le domande a cui si propone di rispondere il panel, quella sulla capacità della ricerca, in questo segmento, di rispondere ai reali bisogni di cittadini e sistema sanitario. Il premio Nobel per la chimica 2009 Ada Yonath affronterà invece il tema dei meccanismi della resistenza batterica e delle sfide della scienza per migliorare gli antibiotici esistenti.
6 settembre
Giornata conclusiva ma sempre all’insegna dei principali temi con cui si confronta la comunità della scienza e dell’innovazione: dalle nuove frontiere del quantum computing (8:30) all’impatto su scienza e società dei progressi dell’intelligenza artificiale (11:00).
Fonte: Wired