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Gli orientamenti per un’intelligenza artificiale affidabile si basano su un principio “volto a garantire che i valori umani rivestano un ruolo centrale nelle modalità di sviluppo, distribuzione, utilizzo e monitoraggio dei sistemi di IA, garantendo il rispetto dei diritti fondamentali, tra cui quelli sanciti nei trattati dell’Unione europea e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, accomunati a un fondamento condiviso radicato nel rispetto della dignità umana, nei quali l’essere umano gode di uno status morale unico e inalienabile”.
Il presidente dell’ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori), Gabriele Ferrieri, ha così commentato: “L’Italia con i suoi progetti d’impresa innovativa nel campo dell’IA e per la sensibilità mostrata da parte delle istituzioni sul tema innovazione, può diventare uno dei leader mondiale nella trasformazione digitale. Tuttavia è necessario avere delle regole che sappiano coniugare progresso tecnologico, sviluppo delle imprese e tutela dei lavoratori all’interno di questo periodo di cambiamento epocale. L’intelligenza artificiale, se usata correttamente e con il giusto approccio etico, può garantire dei benefici per l’intera umanità grazie alle sue numerose applicazioni, dal campo della sanità a quello della pubblica sicurezza fino al sostegno della sostenibilità ambientale”.
Aziende come Facebook, Google, Amazon, Apple e Microsoft stanno lavorando per portare al proprio interno startup innovative nel campo dell’AI ma anche avviare progetti di ricerca di cui già oggi vediamo alcuni frutti. Nel mondo del business la maturità delle soluzioni tecnologiche ha portato la potenzialità dell’AI in molti segmenti, tra cui:
- Assistenti vocali/virtuali (chatbot, Siri di Apple, Cortana di Microsoft, Alexa di Amazon) che sfruttano l’Intelligenza Artificiale sia per il riconoscimento del linguaggio naturale sia per l’apprendimento e l’analisi delle abitudini e dei comportamenti degli utenti;
- il pregio di migliorare molti sistemi tecnologici già in uso da persone con disabilità (per esempio i sistemi vocali migliorati al punto da permettere una relazione/comunicazione del tutto naturale anche a chi non è in grado di parlare). Sul fronte della diagnosi e cura di tumori e malattie rare;
- la prevenzione delle frodi dove l’Intelligenza Artificiale si concretizza attraverso analisi molto sofisticate che correlano dati, eventi, comportamenti ed abitudini per capire in anticipo eventuali attività fraudolente;
- l’ottimizzazione e la gestione della catena di approvvigionamento e di distribuzione che con l’applicazione dell’IA permette di connettere e monitorare tutta la filiera e tutti gli attori coinvolti (come il caso del Supply Chain Management relativo alla gestione degli ordini);
E sul tema dell’intelligenza artificiale umanistica e sull’importanza algoretica per un approccio multidisciplinare e sui diritti e doveri in questo ambito, presso l’Auditorium della Conciliazione è andato in scena il “Rome Call for AI Ethics“, documento della Pontificia Accademia per la Vita con Mons. Vincenzo Paglia, un impegno formale aperto all’adesione di tutti i settori della società. Alla presentazione, il presidente dell’Europarlamento David Sassoli, il direttore generale della Fao, la ministra per l’Innovazione Paola Pisano. Prime firme di Microsoft e Ibm. Numerosi i partecipanti che hanno assistito alla firma, tra cui anche l’ANGI con il presidente Gabriele Ferrieri.
Gli orientamenti per un’intelligenza artificiale affidabile si basano su un principio “volto a garantire che i valori umani rivestano un ruolo centrale nelle modalità di sviluppo, distribuzione, utilizzo e monitoraggio dei sistemi di IA, garantendo il rispetto dei diritti fondamentali, tra cui quelli sanciti nei trattati dell’Unione europea e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, accomunati a un fondamento condiviso radicato nel rispetto della dignità umana, nei quali l’essere umano gode di uno status morale unico e inalienabile”.
Il presidente dell’ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori), Gabriele Ferrieri, ha così commentato: “L’Italia con i suoi progetti d’impresa innovativa nel campo dell’IA e per la sensibilità mostrata da parte delle istituzioni sul tema innovazione, può diventare uno dei leader mondiale nella trasformazione digitale. Tuttavia è necessario avere delle regole che sappiano coniugare progresso tecnologico, sviluppo delle imprese e tutela dei lavoratori all’interno di questo periodo di cambiamento epocale. L’intelligenza artificiale, se usata correttamente e con il giusto approccio etico, può garantire dei benefici per l’intera umanità grazie alle sue numerose applicazioni, dal campo della sanità a quello della pubblica sicurezza fino al sostegno della sostenibilità ambientale”.
Aziende come Facebook, Google, Amazon, Apple e Microsoft stanno lavorando per portare al proprio interno startup innovative nel campo dell’AI ma anche avviare progetti di ricerca di cui già oggi vediamo alcuni frutti. Nel mondo del business la maturità delle soluzioni tecnologiche ha portato la potenzialità dell’AI in molti segmenti, tra cui:
- Assistenti vocali/virtuali (chatbot, Siri di Apple, Cortana di Microsoft, Alexa di Amazon) che sfruttano l’Intelligenza Artificiale sia per il riconoscimento del linguaggio naturale sia per l’apprendimento e l’analisi delle abitudini e dei comportamenti degli utenti;
- il pregio di migliorare molti sistemi tecnologici già in uso da persone con disabilità (per esempio i sistemi vocali migliorati al punto da permettere una relazione/comunicazione del tutto naturale anche a chi non è in grado di parlare). Sul fronte della diagnosi e cura di tumori e malattie rare;
- la prevenzione delle frodi dove l’Intelligenza Artificiale si concretizza attraverso analisi molto sofisticate che correlano dati, eventi, comportamenti ed abitudini per capire in anticipo eventuali attività fraudolente;
- l’ottimizzazione e la gestione della catena di approvvigionamento e di distribuzione che con l’applicazione dell’IA permette di connettere e monitorare tutta la filiera e tutti gli attori coinvolti (come il caso del Supply Chain Management relativo alla gestione degli ordini);
E sul tema dell’intelligenza artificiale umanistica e sull’importanza algoretica per un approccio multidisciplinare e sui diritti e doveri in questo ambito, presso l’Auditorium della Conciliazione è andato in scena il “Rome Call for AI Ethics“, documento della Pontificia Accademia per la Vita con Mons. Vincenzo Paglia, un impegno formale aperto all’adesione di tutti i settori della società. Alla presentazione, il presidente dell’Europarlamento David Sassoli, il direttore generale della Fao, la ministra per l’Innovazione Paola Pisano. Prime firme di Microsoft e Ibm. Numerosi i partecipanti che hanno assistito alla firma, tra cui anche l’ANGI con il presidente Gabriele Ferrieri.
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