AUTORE: Redazione    –     DATA: 12 aprile 2021

Costituzione startup – Con una sentenza del Consiglio di Stato è stato dichiarato illegittimo il D.M. che consentiva la costituzione di startup innovative online. Il Consiglio del Notariato nel suo ricorso ha evidenziato un vuoto legislativo all’interno della normativa. Con il precedente DM si consentiva a uno o più soggetti di redigere in modalità esclusivamente informatica, in forma gratuita e senza l’obbligo di rivolgersi ad un notaio, l’atto costitutivo e lo statuto di una start-up innovativa.

Una battura d’arresto per il processo di digitalizzazione a sostegno delle imprese che impone pertanto un ritorno al passato con di fatto maggiori costi e oneri amministrativi da dover sostenere, in una fase di grave contrazione economica, dove si dovrebbe invece facilitare e sburocratizzare ogni processo che rallenti la crescita dell’ecosistema economico italiano legato al mondo startup.

Il Consiglio nazionale del Notariato si è espresso affermando che l’attuale sentenza pone l’accento sull’importanza del controllo di legalità preventivo in ambito societario al fine di mantenere l’affidabilità dei pubblici registri dato che si era evidenziato una difformità in grado di provocare fenomeni di possibile aggiramento della normativa sulla costituzione di s.r.l. che non rientrerebbero tra quelle innovative.

Diversi esponenti parlamentari hanno preso posizione contro il ricorso del Consiglio di Stato esprimendo la volontà di depositare un’interrogazione parlamentare al Ministero dello Sviluppo Economico. Molte aziende sono nate con questa nuova formula e favorire incentivi e procedure semplificate per la creazione di nuove imprese deve necessariamente rappresentare una priorità a sostegno del rilancio all’insegna del digitale.

Tra le posizioni prese, importante la voce dell’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori che, come punto di riferimento dell’innovazione in Italia, ha presentato sia in sede parlamentare che governativo la necessitò di massimizzare la semplificazione dei processi di creazione delle startup e gli oneri di gestione ad essi correlati a beneficio dell’accrescimento dell’ecosistema industriale italiano.

In conclusione, l’auspicio è che si possa trovare una mediazione tra la posizione del Consiglio nazionale del Notariato e i sostenitori del D.M. che consentiva la costituzione di startup innovative online al fine di abbattere i costi procedurali e garantire le giuste necessità di trasparente e legalità nell’ambito societario con un fine comune che possa permettere da un lato un risparmio e una semplificazione procedurale a favore delle startup al pari delle osservazioni presentate dall’ordine in termini di regolamentazione.

Fonte: Today

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