AUTORE: Redazione    –     DATA: 5 agosto 2022

In Italia è difficile investire e la colpa è la tassazione, la burocrazia e la lentezza della giustizia, che assieme alla mancanza di meritocrazia sono anche la causa della fuga dei cervelli all’estero. La difficoltà di innovare significa difficoltà di investire. E in Italia, secondo tutte le ricerche, le tre motivazioni principali sono la tassazione, la burocrazia e la lentezza della giustizia. Il Pnrr fa qualcosa per affrontare questi problemi, ora si tratta di vedere di farle bene. In Italia abbiamo un divario abbastanza grosso in termine di digitalizzazione che il Pnrr cerca di colmare. Ma se digitalizziamo soprattutto la pubblica amministrazione dobbiamo pensare anche a rivedere i processi, altrimenti non si sfruttano a pieno i vantaggi.

Parlando di lavoro e impresa, risulta pertanto necessario evitare che i giovani vadano via dall’Italia. Se si pensa che nei 10 anni prima del Covid 250mila giovani se ne sono andati, con lo status attuale in assenza di programmi strutturali per disincentivare il fenomeno, la situazione non potrà migliorare di molto. Esistono politiche per facilitare il rientro dall’estero, ma hanno un impatto abbastanza modesto. Risulta pertanto doveroso fare in modo che l’Italia diventi un Paese dove si lavori meglio, si punti sul merito e si faciliti gli investimenti, cosa che oggi non viene fatto.

A evidenziare tali aspetti è il Manifesto per il rilancio dell’Italia promosso dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori che, come punto di riferimento dell’innovazione in Italia, evidenzia come il digitale e la sostenibilità siano i due elementi chiave con cui rilanciare la crescita economica del belpaese, mettendo al centro dell’agenda politica che verrà, i giovani e le eccellenze del Made in Italy.

Occorre pertanto ripartire dalle nuove tecnologie e da un patto tra tutti i protagonisti per il rilancio dell’economia, con i giovani imprenditori che devono agire per essere reali innovatori. Essere innovatori vuol dire pensare fuori dagli schemi, valorizzare quelli che sono i progetti, promuovere il talento. La necessità di innovare il sistema gestionale e amministrativo e l’obiettivo di imprimere una forte accelerazione alla modernizzazione del Paese, trovano soluzioni nelle proposte concrete e razionali che giovani preparati e propositivi possono consegnare a imprese e amministratori, con la consapevolezza che ogni cambiamento va accompagnato da politiche che non lascino indietro nessuno. Questo l’appello dell’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori consegnato nelle mani delle istituzioni italiane ed europee e che si auspica siano di ispirazione per il Governo che verrà.

Fonte: Today

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