AUTORE: Redazione – DATA: 27 aprile 2021
Next Generation EU – Recovery Plan – Il governo Draghi, forte della sua nuova compagine, sta lavorando per rispondere prontamente entro la scadenza del 30 aprile 2021 alla consegna del documento alla Commissione Europea. In considerazione di ciò, importanti sono le voci della società civile nel presentare dei contributi in merito alla stesura di tale documento, in particolare a gran voce è arrivato l’appello dell‘ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, punto di riferimento dell’innovazione in Italia e tra le realtà più rappresentative dell’ecosistema paese.
Nel documento dell’ANGI denominato Manifesto per il Recovery Plan – Next generation EU è stato presentato alle istituzioni un decalogo di proposte relative al tema dell’ambiente e della sostenibilità, cultura e formazione, giovani generazioni, universo femminile, trasferimento tecnologico e digitale legato alla PA e al sistema produttivo, innovazione e startup legate al mondo industriale, internazionalizzazione e Made in Italy, salute e benessere dei cittadini, rilancio del turismo e del mezzogiorno.
In rappresentanza di tutti i giovani innovatori italiani e dei principiali stakeholder dell’ecosistema innovazione e startup, l’ANGI ha fortemente voluto presentare le suelinee guida e contributi per il Recovery Plan attraverso il suo manifesto per la Next Generation EU. Investire e mettere al centro le future generazioni e la trasformazione tecnologica e digitale rappresentano il motore trainante per il rilancio economico e sociale del Paese.
L’ANGI, come punto di riferimento dell’innovazione in Italia, ha così presentato il suo appello al Governo con l’obiettivo che i fondi, spettanti all’Italia del Recovery Fund, possano essere utilizzati oltre che per rispondere alle numerose emergenze che il Paese oggi sta vivendo, anche per sostenere gli investimenti sulla transizione green, sulle startup, sull’innovazione digitale, sulla formazione dei giovani e sull’uguaglianza di genere per un’Italia all’avanguardia più inclusiva e sostenibile.
Per il trasferimento tecnologico e digitale, startup e innovazione, ANGI sottolinea la necessità di superare il digital divide nella pubblica amministrazione, l’opportunità di introdurre il concetto di premialità dei pubblici dipendenti per incrementarne la produttività con una riorganizzazione complessiva della struttura amministrativa nazionale delle politiche dell’innovazione.
In aggiunta si sottolinea la necessità di garantire anche ai presidenti di Regione il ruolo di commissari alla connettività, garantendo una struttura amministrativa autonoma e una dotazione finanziaria al Ministero dell’Innovazione e della Trasformazione Digitale, unita all’istituzione della Commissione parlamentare per l’innovazione. Cosi come l’importanza di adottare iniziative per la riforma della normativa in materia di sostegno all’impresa innovativa, facendo sì che lo Stato, come nei contesti statunitense e israeliano, sia il primo capitalista di ventura.
Sul tema dell’ambiente l’ANGI propone di incrementare nell’ambito della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) e dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, la transizione energetica all’economia verde. Per quanto riguarda il settore della cultura e della formazione ANGI propone la digitalizzazione degli istituti di ogni ordine e grado, con ammodernamento delle infrastrutture fisiche e di rete per consentire di colmare il digital divide tra nord e sud, digitalizzazione del patrimonio artistico, innovazione didattica nei programmi universitari e promozione di politiche di contrasto al fenomeno dei cosiddetti “cervelli in fuga. Sul tema giovani generazioni, ANGI punta a far emergere la centralità del ruolo dei giovani, i veri protagonisti della Next generation EU con maggiori risorse per investire in strumenti e competenze per la loro crescita e nel loro coinvolgimento nei processi decisionali delle istituzioni per rendere l’Italia un punto di riferimento internazionale nella ricerca di eccellenza.
A sostegno dell’universo femminile, ANGI dedica particolare attenzione alle pari opportunità di carriera di donne e uomini a parità di mansioni svolte sulla loro formazione con progetti dedicati al potenziamento dei servizi educativi per prima infanzia per fare in modo che non si debba scegliere tra il lavoro e la famiglia, nonché al reinserimento nel mondo del lavoro una volta che ne siano uscite a causa della maternità.
Nell’ambito dell’internazionalizzazione e del Made in Italy le proposte dell’ANGI riguardano la rete delle infrastrutture, fondamentale per riaffermare la centralità dell’Italia nel Mediterraneo legata al suo ruolo nella NATO e la sua partecipazione al G20, unita alla creazione di una cabina di regia che possa rafforzare le strutture di welfare dello stato e sostenere politiche di tutela contro il fenomeno della contraffazione. Nell’ambito della salute e benessere dei cittadini, ANGI propone lo sviluppo di un sistema pubblico della sanità digitale a livello nazionale, che possa connettere tutti gli attori della filiera agevolando l’uniformità tra le diverse Regioni, unita a investimenti su modelli di intelligenza artificiale per garantire la previsione di eventuali patologie e all’istituzione di fondi specifici, all’interno del fondo sanitario nazionale, per l’accesso al mercato delle innovazioni tecnologie e farmacologiche.
Per il mezzogiorno, il turismo e la riscoperta del territorio, ANGI propone di rendere strutturale il ripopolamento dei piccoli centri del Sud con misure volte ad incrementare le reti fisiche ed informatiche trasformandoli in centri di eccellenza per superare il divario tra nord e sud, unita a specifiche politiche di incentivo come la riforma fiscale sui prodotti culturali volti alla digitalizzazione dei siti turistici, come il loro cablaggio con reti ad alta velocità.
Fonte: Formiche