Straordinario successo per il tavolo tecnico “Innovazione, Lavoro e Welfare” promosso dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con la Comunità Europea e ospitato presso le prestigiose sale degli Uffici del Parlamento Europeo in Italia.
L’ANGI, punto di riferimento dell’innovazione e del digitale in Italia, ha chiamato per questo importante tavolo di confronto, i principali stakeholder del mondo delle istituzioni, degli enti governativi, delle parti sociali e datoriali, delle commissioni parlamentari e del mondo accademico.
Ad aprire i lavori, i saluti del Parlamento Europeo con il delegato dott. Fabrizio Spada, Responsabile delle Relazioni Istituzionali e del Presidente dell’ANGI Gabriele Ferrieri il quale ha dichiarato. “Siamo lieti dell’importante partecipazione delle istituzioni e dei vari stakeholder del mondo pubblico e privato chiamati a raccolta per questo importate tavolo su innovazione, lavoro e welfare – prosegue il Presidente Ferrieri (già ForbesU30) – Un confronto proficuo e molto interessante che ha evidenziato punti e temi che saranno oggetto del nostro manifesto e relativo innovation paper, i quali saranno consegnato nelle mani delle commissioni parlamentari italiane e europee come contributo e linea guida alle politiche mirate alla valorizzazione e al rilancio del mondo del lavoro all’insegna dell’innovazione e del digitale”.
A seguire la presentazione dell’indagine demoscopica promossa da ANGI Ricerche in collaborazione con Lab21.01 presentata dal prof. Roberto Baldassari Direttore del Comitato Scientifico ANGI il quale ha evidenziato i numerosi spunti emersi dall’osservatorio. Alla domanda quali difficoltà si incontrano per collocarsi sul mercato del lavoro: il 67,8% degli intervistati evidenzia la scarsa propensione delle aziende ad assumere, il 50,2% le offerte poco gratificanti, il 44,9% il fatto di essere un laureato troppo classificato, il 39,6 i settori di interesse saturi e il 28,7% per via di esperienza specifica che non si possiede. Sulla difficoltà a trovare un lavoro: il 47,9% degli intervistati evidenzia il turn over occupazionale bloccato, il 40,6% poca attitudine all’innovazione, il 39,2% poco comunicazione tra domanda e offerta di lavoro, il 38,7% scarse risorse per avviare un’impresa, il 27,1% sulla eccessiva burocrazia, il 25,7% i costi del lavoro troppo elevati. Infine alla domanda quali azioni si dovrebbero attuare per migliorare il contatto tra chi cerca lavoro e le aziende: il 40,8% degli intervistati evidenzia la necessità di una maggiore meritocrazia, il 39,8% attivando percorsi di formazione e specializzazione, il 36,4% potenziando il welfare aziendale, il 28,7% facendo esperienza piuttosto che richiederla, il 27,4% investendo maggiormente nei giovani, il 24,6% facilitando l’integrazione attiva delle risorse nei progetti aziendali.
Tra i numerosi interventi che sono seguiti e che sono stati oggetto del tavolo tecnico, si segnalano importanti e prestigiose autorità tra cui: On. Andrea Giarrizzo e On. Roberta Alaimo Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati; Pietro Galeone Esperto economico del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; Vincenzo Di Nicola Responsabile per l’Innovazione Tecnologica e la Trasformazione Digitale all’INPS; Paolo Guidelli Coordinatore Generale Innovazione Tecnologica presso l’INAIL; Paola Izzo Responsabile Area Servizi per il lavoro e Reddito di Cittadinanza presso l’ANPAL Servizi; Fabrizio Bontempo Presidente Associazione Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro; Stefano Loconte Vicepresidente Commissione Wealth AIPB – Associazione Italiana Private Banking; Filomena Maggino Coordinatore Cabina Regia Benessere Integrale Accademia Pontifica Mariana – Vaticano; Nino Carmine Cafasso Esperto di diritto del lavoro e organizzazione aziendale; Giulio Romani Segretario confederale della Cisl; Daniel Giovanetti Vicepresidente Assopostale; Nicoletta Pannuzi e Federica Pintaldi della Direzione centrale per le statistiche sociali e il welfare dell’ISTAT.