Politiche giovanili – ANGI nel corso dell’audizione promossa dalla IX Commissione della Regione Lazio, ha presentato le sue linee guida in materia di politiche giovanili riguardo la proposta di legge n.176 del 2 maggio 2019.
ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori come punto di riferimento dell’innovazione in Italia e tra le realtà più rappresentative dell’ecosistema paese, ha sottolineato nel corso dei lavori, dove hanno preso parte varie voci dal territorio sotto la coordinazione dell’audizione da parte della Presidente Eleonora Mattia, le sue linee guida sulla proposta evidenziando numerosi aspetti legati agli impatti su giovani, innovazione e impresa.
Speciale di Roma Daily News
ANGI ha evidenziato come “ascoltare una proposta di legge che desidera promuovere politiche attive e concrete a favore del tessuto più giovane della società non può che trovarci allineati nella filosofia e negli intenti che questo provvedimento desidera solcare in principi e visioni comuni alla vocazione e missione della nostra associazione”.
Riconoscere infatti nelle nuove generazioni un ruolo, piccolo o grande che sia, significa in primis creare un approccio di inclusività in cui anche la loro voce diventa protagonista delle decisioni e del dibattito pubblico delle nostre città e dei nostri territori. Una valorizzazione che costruisce al contempo una coscienza critica capace di andare oltre le partitocrazie rendendoli cittadini informati dei propri diritti e doveri nei confronti delle istituzioni e della cittadinanza.
Una legge che riesca a costruire un rapporto intergenerazionale decisionale e di dibattito rappresenta un primo passo ad un ecosistema diverso, con una nuova ricchezza di contenuti e visioni in armonia con le classi dirigenti: dai temi che maggiormente toccano gli adolescenti a quelli delle classi lavorative.
La legge inoltre desidera essere inclusiva e solidale, promuovendo una serie di misure che rappresentano i principi cardini della nuova cittadinanza Europea in attuazione proprio delle raccomandazioni contenute nel libro bianco della gioventù europea.
Un grande passo istituzionale che consolida non solo a parole, ma in misure concrete l’essere cittadini europei valorizzando e promuovendo l’emancipazione delle classi più giovani con percorsi di valore a favore di loro stessi e della collettività.
Fondamentale infatti è il sostegno delle istituzioni per la tutela e la promozione del diritto allo studio, del diritto al lavoro, alla mobilità generazionale.
Un giovane oggi deve avere la possibilità di vivere e non di sopravvivere. Ed ecco perché c’è la necessità di un dialogo costante capace di interpretare un aiuto o un ascolto da parte di un mondo che troppe volte è stato messo in disparte.
Su questo fronte bene ha fatto la Regione ad individuare nei Comuni il punto d’ascolto per favorire lo scambio culturale e la creazione di luoghi in cui persone e idee possano creare valore anche semplicemente per la propria realtà di quartiere o di paese, magari prendendo forma e istanza grazie ad un contributo partecipativo presso le istituzioni competenti.
Desideriamo infine confermare la bontà nella costruzione di una Cabina di regia presso la Giunta regionale che possa essere di coordinamento per le attività in ordine comunale o regionale in materia di politiche giovanili da sottoporre alla stessa.
Fondamentale sarà la sensibilizzazione e il coordinamento con le politiche legate alle tematiche dell’innovazione, della competitività, del sistema produttivo regionale e dell’internazionalizzazione delle imprese su cui la nostra Associazione desidera essere attore di supporto e di interlocuzione attiva e pro attiva.
In conclusione riteniamo strategico anche il forum regionale dei giovani come organo di partecipazione di tutto il mondo giovanile e delle sue sfumature: da quelle partitiche a quelle studentesche, delle organizzazioni sindacali. Il pluralismo e la ricchezza delle visioni potranno solo che garantire il meglio per le nuove generazioni.
Come ANGI quindi ci ritroviamo in toto nell’organizzazione e nei principi espressi in questa legge e invitiamo la Giunta stessa ad aprire un dibattito sui contenuti da affrontare in sinergia con gli organi predisposti in un’ottica anche a firma del NextGenerationEu.