ANGI lancia un nuovo appello, a poche ore dal CDM oggetto del #DLRilancio, per chiedere maggior sostegno alle #imprese e all’ecosistema #innovazione in questo momento di emergenza sanitaria e di conseguente crisi economica per via delle obbligate misure di contenimento contro il #coronavirus.
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L’appello, rivolto al #Governo e al #Parlamento, sottolinea l’importanza di dare un sostegno concreto all’#ecosistema paese che punti ad una forte ripartenza all’insegna dell’innovazione.

L’Angi, Associazione nazionale giovani innovatori, promossa e patrocinata dalle maggiori istituzioni italiane ed europee, da sempre parte integrante del tessuto innovazione italiano, in rappresentanza dei giovani e delle imprese, lancia un nuovo appello, a pochi giorni dall’emanazione del dl Rilancio, per chiedere maggior sostegno alle imprese e all’ecosistema innovazione in questo momento di emergenza sanitaria e di conseguente crisi economica per via delle obbligate misure di contenimento contro il coronavirus.

L’appello, rivolto al premier Giuseppe Conte e ai ministri Stefano Patuanelli dello Sviluppo economico, Lucia Azzolina dell’Istruzione, Roberto Gualtieri dell’Economia, Paola Pisano all’Innovazione e agli altri membri del governo e del parlamento, sottolinea l’importanza di dare un sostegno concreto all’ecosistema paese che punti ad una forte ripartenza all’insegna dell’innovazione.

I punti principali delle proposte mirano a sostenere imprese, startup e pmi innovative con la creazione di un fondo di emergenza che preveda, non solo la facilitazione di accesso al credito, ma anche contributi a fondo perduto per quelle che hanno subito più perdite, un credito d’imposta sul totale delle spese in ricerca e sviluppo e di estendere le indennità di licenziamento a tutti i tipi di lavoratori, compresi i nuovi impiegati dell’economia digitale.

– Risorse e liquidità per ridurre il divario digitale e fornire attrezzature agli studenti meno abbienti, garantendo connettività in tutte le aree del paese; garantire alfabetizzazione digitale rivolta in particolare ai giovani.

– Le nuove tecnologie abilitanti devono sempre di più entrare all’interno di tutti i processi sia nel settore pubblico che privato, perché sono stato l’alleato più importante di questa emergenza sanitaria.

– Implementazione delle risorse umane di medici e infermieri nel campo sanitario e risorse strumentali per l’acquisto di attrezzature tecnologicamente avanzate e fondi da destinare alle campagne di sensibilizzazione e pubblicità progresso sui mass media e social in tema sanitario per i più giovani e disinformati.

– Digitalizzazione spinta della Pa per tutti i procedimenti amministrativi, acquisto di supporti hardware e sviluppo di applicazioni e risorse strumentali. Cercare di minare il processo di burocratizzazione che ha paralizzato non soltanto le amministrazioni a livello nazionale, ma anche i comuni e gli enti locali e regionali.

Ad ulteriore prova del contesto di crisi economica ed emergenziale, le rilevazioni più recenti dell’Istat evidenziano come la produzione industriale a marzo 2020 registri variazioni di segno negativo in tutti i principali settori di attività economica: è stato registrato un crollo del 30% nel marzo 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Questo crollo è dovuto ai livelli minimi della domanda e alle misure di contenimento connesse all’epidemia da Covid-19. Di pari passo il tasso di disoccupazione è cresciuto ed è arrivato al 13% dal 9,7% che era a febbraio.

Così il presidente dell’Angi, Gabriele Ferrieri: “Questo momento di riflessione e di emergenza ha portato ad una rivalutazione di tutti i processi, ed è proprio da qui che l’innovazione e i giovani come futuro del paese devono essere parte integrante di questo cambiamento che deve spingere l’Italia ad una vera e propria rinascita attraverso il dl Rilancio”. L’Angi come associazione che rappresenta i giovani innovatori e il mondo delle imprese, in questo momento di particolare crisi per il paese e alla vigilia del varo del dl rilancio, si appella al governo per evidenziare i settori prioritari per il futuro: innovazione, i giovani, le startup innovative, in modo che il governo possa adottare misure e provvedimento straordinari per un settore in piena espansione e chi si è rivelato di massima utilità durante la fase1. Bisogna, quindi, trarre una lezione positiva dalla crisi che il paese sta superando e spingere sui settori maggiormente innovativi.

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