Il genio di Elon Musk quando, qualche anno fa, dentro un Hard Rock Cafe, iniziava a parlare di viaggi su Marte. A poche ore dal primo lancio con astronauti privati ripercorriamo la storia del razzo vettore, Falcon con 9 motori Merlin, e la navetta trasporto umano, Dragon, di un’industria privata, la Space X di Elon Musk, perché se la missione riesce, come tutti speriamo, cambierà completamente lo scenario dell’accesso e dell’utilizzo dello spazio.

È proprio molto, molto riduttivo pensare che si tratti solo di un trasferimento di compiti e di tecnologia da Nasa ai privati, siano essi visionari come Elon Musk o Jeff Bezos o grandi industrie consolidate.

Cambierà la scena dell’America e della Nasa, ma anche lo scenario globale, compresa la New Space Economy, che si sta riprendendo dal Covid che qualche fallimento lo ha provocato, ma che comunque fa oltre 300 miliardi di fatturato globale e si pensa che possa aumentare di 5 o 10 volte nei prossimi 3 decenni.

Per il primo viaggio privato Nasa ha scelto due astronauti molto esperti, Doug Hurley e Bob Behnken, con alle spalle missioni importanti con lo Shuttle.

Posticipata per il cattivo tempo la missione della Crew Dragon della compagnia privata SpaceX di Elon Musk, che sarebbe dovuta decollare il 27 maggio da Cape Canaveral, in Florida. A far decidere per il rinvio sono state le luci rosse su tre delle condizioni meteo che devono essere rispettate per il lancio, relative ai valori fuori della norma dei campi elettrici in superficie, formazioni di cumulonembo sulla zona del lancio e pericolo di fulmini.

Il lancio segnerà il debutto del trasporto umano con mezzi privati e il ritorno all’autonomia per l’accesso allo Spazio degli Stati Uniti.

L’appuntamento con la storia sarà oggi a sabato 30 maggio (salvo imprevisti): alle 15.22 ora di Washington – le 21.22 italiane – la Nasa farà il secondo tentativo. Su Twitter sarà possibile seguire la diretta, grazie all’hashtag #LaunchAmerica. Su YouTube il live della Nasa.

A commentare questo importante avvenimento, il presidente Gabriele Ferrieri dell’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori che da molto tempo seguono il tema della New Space Economy con iniziative e progetti di alto profili al fianco delle maggiori istituzioni italiane ed europee. “Quest’oggi siamo di fronte ad un grande avvenimento, ritengo che se la missione avrà successo, segnerà un cambio sullo scenario globale del mondo della New Space Economy. Importanti sono i progetti che l’Italia sta seguendo in questo campo – afferma il presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri – Occorrono grandi investimenti e credo che il lavoro che si sta portando avanti in collaborazione tra Agenzia Spaziale Italiana e Agenzia Spaziale Europea, in sinergia con importanti realtà tra cui appunto ANGI e il mondo dell’innovazione, possa rappresentare una nuova frontiera di sviluppo e progetti di ricerca e d’impresa anche per l’Italia”.

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