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ANGI alla fabbrica di mattoni rossi della Olivetti, un appuntamento con la
storia tra passato e futuro per rivivere il cuore pulsante della città
“olivettiana” di Ivrea
Lo spirito animatore di Adriano Olivetti rivive in queste parole dettate nel
1958: “Questa nuova serie di edifici posta di fronte alla fabbrica sta a
testimoniare con la diligente efficienza dei suoi molteplici strumenti di
azione culturale e sociale che l’uomo che vive la lunga giornata nell’officina
non sigilla la sua umanità nella tuta di lavoro”.
“Uno straordinario onore per ANGI essere stata ospite della città di
Ivrea e del cuore pulsante di quello che fu uno dei più importanti centri
industriali italiani per mano del genio imprenditoriale di Adriano Olivetti –
Cosi Gabriele Ferrieri Presidente dell’ANGI – E che ci auguriamo presto possa risorgere a nuova vita in un progetto di rivalorizzazione e ricostruzione a favore dei giovani e delle imprese come polo
di innovazione e ispirazione per tutti i giovani talenti italiani.
Un particolare ringraziamento ai nostri compagni di viaggio: Alberto
Zambolin, Massimo Lomen, Salvatore Lo Tufo e Davide Pellegrini.
Adriano Olivetti, simbolo di un collegamento profondo tra il centro
della città e i luoghi in cui l’intervento dell’uomo ha saputo coniugare in
forme concrete le più innovative tendenze dell’arte, della tecnologia e della
cultura in generale. Nel dare vita ad una grande avventura industriale e ad una filosofia di pensiero, Adriano Olivetti ha reso concreto un punto di vista sul mondo e sulle relazioni, ponendo le basi per un concetto di comunità che
appartiene al patrimonio della cittadinanza: la storia, la ragione, ci portano
all’esame di una comunità ottima, ne troppo grande, ne troppo piccola: alle
dimensioni dell’uomo.
Oggi la comunità di Ivrea intende affermare ancora la volontà di
progettare il proprio futuro lungo quelle stesse direttive culturali,
artistiche, produttive e architettoniche, che l’hanno resa un esempio unico in
Europa, una comunità che non dimentica il patto stretto con le proprie radici e chi rilanci la sfida di costruire una città ancora capace di essere a misura di
uomini e donne.
Siete voi lavoratori delle fabbriche e dei campi, ed ingegneri ed
architetti che, dando la vita al mondo moderno, al mondo del lavoro e dell’uomo e della sua città, plasmate nella viva realtà gli ideali che ognuno porta nel cuore: armonia, ordine, bellezza, pace (comune di Ivrea).