La provenienza dei fondi è europea e la destinazione è quella dei “Poli europei di innovazione digitale“: la selezione si apre il 10 settembre e si chiude il 24 settembre.

Programma Europa Digitale

I fondi saranno gestiti nel contesto del Programma Europa Digitale “a sostegno della trasformazione digitale delle società e delle economie europee“. Per individuare i Poli occorrerà superare una doppia selezione: dapprima una nazionale, finalizzata all’individuazione di un elenco ristretto di soggetti aventi i requisiti necessari; in seconda battuta una selezione gestita dalla Commissione Europea, a cui parteciperanno i candidati selezionati a livello nazionale.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato per i Poli Europei Innovazione– con direttiva del Ministro del 13 agosto 2020, inviata alla Corte dei Conti per la registrazione – 97 milioni di euro per il cofinanziamento delle iniziative destinatarie delle agevolazioni, a valere sul Fondo per la crescita sostenibile. A tale quota potranno, altresì, concorrere altri Ministeri, eventuali regioni, province autonome ed altre amministrazioni pubbliche mediante proprie risorse.

“Il trasferimento tecnologico e la digitalizzazione sono tra le priorità di politica industriale europea”, ha spiegato il ministro per lo Sviluppo Economico Stefano Patuanelli: “Con questo bando abbiamo l’occasione di rendere i nostri centri di innovazione e di trasferimento tecnologico più forti e più uniti e di migliorare il sostegno alle PMI in questa trasformazione essenziale per la loro competitività. Una occasione molto concreta per ‘fare sistema’ in un’azione cruciale per il nostro futuro. Mi aspetto candidature di grande qualità grazie all’impegno del mondo delle imprese e delle Università e dei centri di ricerca”.

Poli Europei Innovazione. Le tematiche sono note: Intelligenza Artificiale, Sicurezza Informatica, Big Data, Sistemi di calcolo ad alte prestazioni e Tecnologie digitali: su questi architravi deve reggersi il rilancio dell’economia europea ed è su questi elementi che si intende scommettere con gli investimenti europei e nazionali. Creare una rete di poli di innovazione darà una struttura precisa al progetto nazionale, a capo della quale la ministra per l’Innovazione Pisano pone una visione necessaria per indirizzare gli sforzi futuri: “Per poter competere a livello internazionale è necessario un gioco di squadra, sviluppare le eccellenze territoriali già nate e farne crescere di nuove. La direzione deve essere comune e basata non solo su progetti ma su importanti sfide a cui la società è chiamata a rispondere nei prossimi anni, non solo a livello regionale o nazionale ma a livello europeo“.

Fonte: punto-informatico.it

Archivio News

Condividi sui tuoi Canali Social: