AUTORE: Redazione    –     DATA: 21 ottobre 2020

L’Internet of Things si può definire un contenitore di tecnologie che aggiungono intelligenza a catene produttive, a intere filiere e interi comparti economici attraverso sensori interconnessi tra di loro e collegati con sistemi e infrastrutture, alimentando le funzionalità di decine di miliardi di dispositivi fisici.

Vodafone Business, nel mondo dell’IoT, opera da anni mettendo a disposizione delle aziende un ampio spettro di soluzioni Machine-to-Machine (M2M) che collegano gli oggetti fisici alla propria rete, trasformandoli in dispositivi intelligenti in grado di scambiare informazioni in tempo reale e abilitando di conseguenza nuove opportunità per aumentare l’efficienza e la produttività.

La pervasività degli oggetti connessi si accompagna però all’aumento dei rischi di attacchi informatici. Ecco perché è fondamentale per le aziende avere al proprio fianco un partner che sia capace di garantire una gestione della sicurezza e della valutazione dei rischi attraverso servizi che assolvono per l’appunto all’esigenza di proteggere le informazioni prodotte e distribuite attraverso gli oggetti connessi.

Il ruolo delle IOT

Il concetto Internet of Things rappresenta una possibile evoluzione dell’uso della rete internet: gli oggetti (le “cose”) si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri. Le sveglie suonano prima in caso di traffico, le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità e distanza per gareggiare in tempo reale con persone dall’altra parte del globo, i vasetti delle medicine avvisano i familiari se si dimentica di prendere il farmaco. Tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete.

Per “cosa” o “oggetto” Internet of Things si può intendere più precisamente categorie quali: dispositivi, apparecchiature, impianti e sistemi, materiali e prodotti tangibili, opere e beni, macchine e attrezzature. Questi oggetti connessi che sono alla base dell’Internet delle cose si definiscono più propriamente smart objects (in italiano oggetti intelligenti) e si contraddistinguono per alcune proprietà o funzionalità. Le più importanti sono identificazione, connessione, localizzazione, capacità di elaborare dati e capacità di interagire con l’ambiente esterno.

L’obiettivo dell’internet delle cose (Internet of Things) è far sì che il mondo elettronico tracci una mappa di quello reale, dando un’identità elettronica alle cose e ai luoghi dell’ambiente fisico. Gli oggetti e i luoghi muniti di etichette Identificazione a radio frequenza (Rfid) o Codici QR comunicano informazioni in rete o a dispositivi mobili come i telefoni cellulari.

I campi di applicabilità dell’Internet of Things sono molteplici: dalle applicazioni industriali (processi produttivi), alla logistica e all’infomobilità, fino all’efficienza energetica, all’assistenza remota e alla tutela ambientale.

Fonte: Sole24Ore

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