AUTORE: Redazione    –     DATA: 13 ottobre 2020

«Le finestre iWin sono composte da due vetri dove all’interno sono inserite le veneziane fotovoltaiche», illustra Frontini. «Con un unico prodotto proteggiamo dal sole, produciamo energia e diamo la possibilità di approfittare della luce naturale garantendo la giusta visibilità ed estetica. Infatti le lamelle sono molto fini e se posizionate orizzontalmente quasi non si percepiscono».

Il caso della startup ticinese iWin, composta dal Professore Francesco Frontini, il co-fondatore Diego Porzio e dai ricercatori Ruben Roldan Molinero e Paolo Corti della SUPSI che hanno sviluppato delle vere e proprie finestre fotovoltaiche. Un progetto che nel 2018 si era aggiudicato il primo premio della Boldrain Startup Challenge e ora ha ottenuto un finanziamento di 150mila franchi della Fondazione Venture Klick.

Il progetto di iWin punta a creare edifici ecosostenibili come pure dei grattacieli che fungano anche da centrali elettriche fotovoltaiche: «Negli edifici alti, i pannelli solari sul tetto non bastano a soddisfare il fabbisogno energetico dello stabile, per questo motivo anche le facciate diventano delle superfici importanti, noi riusciamo a sfruttarle senza dover rinunciare alle grandi vetrate», conclude Frontini. Le nuove finestre fotovoltaiche sono già state testate su una piccola casa a Milano e con il recente finanziamento la startup prevede di realizzare presto un’installazione pilota reale e in parallelo partire con la progettazione della linea di produzione, che auspicano sia operativa entro due anni in Ticino.

Il riscaldamento climatico renderà necessario dei cambi nell’architettura? «Sicuramente bisognerà prevedere sempre più protezione dal sole e la possibilità di avere una ventilazione naturale la notte e la sera», spiega Frontini. «Si dovrà pensare anche all’utilizzo di materiali più pesanti per garantire la giusta massa termica e ridurre il surriscaldamento».  

Fonte: Ticino News

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