Il governo è al lavoro in questi giorni per studiare le misure della “fase 2“, che regolerà le graduali riaperture al fianco di tutta la comunità scientifica e delle autorità competenti.

A guidare l’esecutivo in questa fase sarà una nuova task force di 17 esperti guidata da Vittorio Colao, ex numero uno di Vodafone, e divisa in cinque gruppi di lavoro focalizzati sulle seguenti aree: attività produttive, socialità, mobilità, innovazione tecnologica, sanità.

Ma la vera domanda è come sarà regolato il graduale ritorno alla normalità dopo la pandemia del Coronavirus? Le ipotesi al vaglio degli esperti e del personale medico sono molte e non sempre in accordo tra loro, la prudenza sicuramente è il comun denominatore su cui potersi muovere in questa nuova fase.

Rimarranno sicuramente in vigore le due regole fondamentali: la distanza inter-personale di almeno un metro e l’uso di mascherine e guanti. E si sta parlando di uscite scaglionate per età (con i più anziani che escono di casa per ultimi), e un’app per la tracciatura dei positivi.

Tra le prime misure al vaglio dell’esecutivo c’è quella di un’app dove ciascuno può registrarsi, inserendo i propri dati e la propria situazione sanitaria. L’applicazione rappresenterebbe un archivio telematico, sostituendo l’autocertificazione cartacea, e aiuterebbe a tracciare i positivi al Covid-19. Si potrà così mappare la situazione della popolazione e monitorare gli spostamenti dei cittadini.

Per la riapertura di industrie e uffici nella fase 2, l’ipotesi è quella di misure per scaglionare gli orari di ingresso e di uscita ed evitare assembramenti davanti ai luoghi di lavoro, ma soprattutto per alleggerire il carico dei mezzi pubblici, che rimangono il punto debole del piano. Negozi e uffici dovranno essere dotato di erogatori del disinfettante, mentre l’ingresso nei negozi avverrà a scaglioni in base anche alla grandezza dei locali.

La data per l’inizio della fase 2 è il 4 maggio, quando scadranno le misure dell’ultimo Dpcm firmato dal Premier Giuseppe Conte. L’ultima settimana di aprile si valuterà di riaprire i settori produttivi più esposti alla concorrenza estera. Bar e ristoranti potrebbero riaprire il 18 maggio. Il campionato di calcio dovrebbe riprendere il 31 di maggio ma a porte chiuse. Per tornare al cinema e al teatro si dovrebbe poter aspettare Natale, mentre a marzo 2021 ci sarà il via libera per discoteche e stadi

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