AUTORE: Redazione    –     DATA: 03 ottobre 2020

Arriva la criptovaluta targata Bce. La Banca Centrale Europea annuncia stamane l’avvio per il 12 ottobre di una consultazione pubblica sulla possibile emissione di un euro digitale e della fase di sperimentazione. Pur non avendo ancora deciso in via definitiva, la Bce si sta preparando a mettere in circolazione una propria moneta digitale, che garantirebbe da un lato la privacy di chi la usa, ma anche la legittimità delle transazioni. Un euro digitale permetterebbe infatti di superare le obiezioni che una parte degli addetti ai lavori ha sulle criptovalute, che celano le identità di chi le usa e potrebbero quindi anche essere usate per favorire il riciclaggio.

“I cittadini europei – afferma la presidente della Bce Christine Lagarde – stanno ricorrendo sempre di più alla tecnologia digitale nei loro comportamenti di spesa, risparmio e investimento. Il nostro ruolo è mantenere la fiducia nella moneta, assicurando anche che l’euro sia pronto ad affrontare l’era digitale. Dovremmo essere preparati all’emissione di un euro digitale qualora ce ne fosse bisogno”.

“L’introduzione di un euro digitale sosterrebbe la spinta dell’Europa verso la continua innovazione, contribuendo inoltre alla sua sovranità finanziaria e al rafforzamento del ruolo internazionale dell’euro”, aggiunge in una nota Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea e Presidente della task force.

La decisione della Bce non sorprende i mercati, dal momento che già a gennaio Christine Lagarde aveva annunciato in una intervista a una rivista francese che”Per quanto riguarda le tappe future, la Bce continuerà a valutare costi e vantaggi dell’emissione di una moneta digitale che potrà garantire l’accesso al grande pubblico a una moneta emessa per la stessa Bce. La Banca centrale europea non intende essere soltanto spettatrice dell’innovazione ma vuole esserne anche attrice”.

La decisione della Bce arriva in un momento particolarmente vivace per le criptovalute, arrivate ormai nei listini di Borsa dall’inizio di quest’anno con gli Etp (Echange traded products) una gamma di strumenti finanziari accessibili anche agli investitori di Piazza Affari che hanno come sottostante il Bitcoin o alcune altre tra le principali criptovalute. Le criptovalute a brevissimo potrebbero anche arrivare anche ai fondi comuni, raggiungendo una sempre più ampia platea di investitori.

Fonte: Repubblica

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AUTORE: Redazione    –     DATA: 03 Settembre 2020

A Trieste, dal 2 al 6 settembre, si tiene ESOF 2020 la conferenza scientifica biennale dedicata all’innovazione e alla ricerca nota come EuroScience Open Forum (Esof). L’appuntamento, nato nel 2004, è giunto alla nona edizione: come per altri eventi, a causa di Covid-19, anche Esof ha dovuto ripensare le sue tempistiche (era previsto originariamente a luglio) e il programma stesso, al fine di includere nella discussione gli eventi degli ultimi mesi.

I temi che domineranno l’agenda del forum ESOF 2020 riguardano la pandemia e le sue implicazioni, ma anche il cambiamento climatico, impatto dell’intelligenza artificiale, economia verde, più numerose questioni più specialistiche, come il trasferimento tecnologico e la diplomazia scientifica. Esof 2020 sarà anche un evento dal vivo, ma, come annunciato a fine agosto, degli oltre 150 appuntamenti in programma, circa 70 saranno in modalità virtuale, altri 70 in un formato ibrido (ospiti e moderatori alternativamente in loco e da remoto) e una decina dal vivo in senso canonico.

La cerimonia di apertura dell’evento ESOF 2020, in diretta su YouTube a partire dalle 15:00, è gratis e aperta a tutti: molti ospiti di rilievo, comprese la virologa Ilaria Capua e la direttrice del Cern Fabiola Gianotti. Ecco i principali incontri da non perdere divisi per le singole giornate.

2 settembre

Alberto Mantovani, direttore scientifico Humanitas, è protagonista di un panel dal titolo Immunità, dal cancro al Covid-19: Sogni e sfide in programma alle 10:15. Il futuro della tecnologia al servizio della genetica Crispr è invece il fulcro dell’incontro Crispr: What’s Next, alle 12:00.

3 settembre

Per chi ama guardare anche al lato economico della ricerca, buoni spunti saranno offerti dall’evento che vede ospite Dame Ottoline Leyser, biologa e accademica di Cambridge, in un talk dal titolo Ricerca per il 21esimo secolo: come dovrebbero essere spesi i soldi pubblici?. Sono in molti a chiedersi invece cosa la pandemia ci sta insegnando su scienza, politica e sostenibilità: a offrire risposta, l’economista di fama Jeffrey Sachs, alle 16:15.

4 settembre

Affascina, sin dal titolo, l’appuntamento con il filosofo Telmo Pievani,  The Darwinian Lesson of Covid-19 (10:15). Alle 16:00, la scienziata (e senatrice a vita) Elena Cattaneo è protagonista dell’appuntamento Stories of Science, Stem Cells and Freedom. Il premio Nobel per la fisica 2017, Barry Barish è lo speaker di eccellenza dell’incontro dedicato alla ricerca inquiry-based, alle 17:00.

5 settembre

Alle 10:15 si parte con il tema caldo dei nostri tempi, con un panel a più voci dall’eloquente titolo Re-Thinking Vaccines. Tra le domande a cui si propone di rispondere il panel, quella sulla capacità della ricerca, in questo segmento, di rispondere ai reali bisogni di cittadini e sistema sanitario. Il premio Nobel per la chimica 2009 Ada Yonath affronterà invece il tema dei meccanismi della resistenza batterica e delle sfide della scienza per migliorare gli antibiotici esistenti.

6 settembre

Giornata conclusiva ma sempre all’insegna dei principali temi con cui si confronta la comunità della scienza e dell’innovazione: dalle nuove frontiere del quantum computing (8:30) all’impatto su scienza e società dei progressi dell’intelligenza artificiale (11:00).

Fonte: Wired

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